La guerra lo vede ufficiale medico della Folgore, decorato con medaglia d’argento al valore. Ferito ad El Alamein, resta con un braccio paralizzato per due anni.Nel dopoguerra tenta nuove sperimentazioni estetiche, collabora a riviste e giornali, dove pubblica disegni che accompagna spesso con articoli dove il medico spesso si sovrappone all’uomo di sport; illustra libri e prende parte con successo a molte esposizioni, alcune delle quali all’estero (II Bienal Internacional del Deporte en Bellas Artes, Palacio del Retiro, Madrid 1969; III Bienal Internacional del Deporte en Bellas Artes, Reales Atarazanas, Barcellona 1971). Fa due “personali”( Perugia, Hotel Brufani, 1957; Ancona, Panathlon Club, 1958), pubblica una monografia (Giuochi sportivi, 1976) con introduzioni di Gianni Brera e Libero de Libero che nello stesso anno cura per Mancioli uno dei Libretti di Mal’Aria.E’ attento studioso di problemi legati alla medicina sportiva e riesce sul piano artistico figurativo a rappresentare i momenti sublimi in cui il copro umano sembra superare le leggi di gravità, per raggiungere l’armonia della forza e della bellezza: la perfetta conoscenza dell’anatomia, metabolizzata attraverso gli studi di medicina e le successive esperienze umane, gli consente infatti di istantaneizzare il dinamismo dell’attimo.
Nella seconda parte della sua vita l’arte di Mancioli appare più matura e consapevole; in essa il raggiungimento della perfezione tecnica del gesto atletico lascia un grande spazio al livello emozionale, alla ricerca di analogie con la vicenda umana. Dagli anni ’60 inizia anche a produrre sculture utilizzando tecniche e materiali diversi. Tra le ultime opere, un “murale” di circa 70 metri di lunghezza per 2 di altezza, nella sede del vecchio Tennis Parioli di Viale Tiziano, dedicato ai grandi personaggi dello sport italiano del XX secolo. Muore improvvisamente il 21 marzo 1990 nella residenza estiva di famiglia.
Mostre organizzate dopo la sua scomparsa:
2016 - "Il dialogo silente", Galleria Fidia, Roma
2010 - “Sport und Mode in Italien um 1930. Zeichnungen von Ottorino Mancioli“, Brohan- Museum, Landesmuseum fur Jugenstil, Art Deco und Funktionalismus (1889-1939), Berlino.
2009 – “Moda e Modi nei disegni di Ottorino Mancioli tra gli anni Venti e gli anni Trenta”, Museo
Boncompagni Ludovisi, Roma, 2008; Palazzo Granafei Nervegna, Brindisi..
2006 – “Identità”, Atelier Sara Veneziano, Roma..
2006 – “Dialogo tra generazioni”, Museo Mohamed Khalil, Il Cairo.
2005 – “Esperienze in colonia”, Galleria Nazionale d'arte moderna, Roma.
2004 – “ Panathlon”, Musée Olympique, Losanna.
2004/2005 – “ Apuntes en el Estadio. El Arte del gol”, Buenos Aires, Centro Cultural La Recoleta; Cordoba, Museo Provincial Emilio Caraffa; Santiago, Museo Nacional de Bellas Artes; Montevideo, Museo Nacional de Artes Visuales; Lima, Instituto Peruano Norte Americano.
2002 – “Appunti allo stadio” Palazzo delle Esposizioni, Roma; Seoul Art Centre, Seoul.
2002 – SportArte. Mito e Gesto nell’Arte e nello Sport, Casa natale di Mussolini, Predappio.
2001 – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, Salerno.
2000/2001 - Gli sfidanti” (“The challengers”), The Holme Building, Università di Sydney, 2000; nel 2001 la stessa mostra venne esposta Melbourne, Jakarta, Bali, Singapore.
2001 - “Ottorino Mancioli. Figure e miti anni Trenta. The Fabuolus Thirties”, Istituti Italiani di Cultura Los Angeles, San Francisco, Toronto.
2000 - “Ottorino Mancioli: Reportage figurativo nella Roma Anni Trenta”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Rome.
1999 – 50 Anni di Sport di Ottorino Mancioli, Centro Nazionale delle Arti Visive, Centro di Zamalek, Il Cairo.
1999 – I° Mostra d’Arte sportiva della Repubblica di San Marino, Multieventi Sport Domus, San Marino.
1997 – Mostra Internazionale di Antiquariato, Lingotto, Torino.
1995 – XLV Rassegna d’Arte G. Salvi e Piccola Europa, Palazzo Oliva, Sassoferrato.
1994 -“ Roma sotto le stelle del ‘44”, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
1994 - " Ottorino Mancioli”, Galleria Eleuteri, Roma. in colonia”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
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