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Figure e Miti Anni '30

Gli sfidanti


44 -Enrico Crispolti (a cura di), Gli Sfidanti, catalogo della mostra , Sydney, Melbourne, Jakarta, Stampa Email

Tratto da Gli Sfidanti

Enrico Crispolti

L’immaginario sportivo di Mancioli

 ….Medico, scrittore, di medicina e di sport, disegnatore e pittore di forti attenzioni verso tale ambito..….attento allo sport come pratica auto normativa fisica e psichica; curioso della configurazione dinamica delle attività e azioni sportive, individuali e collettive, ma vivamente partecipe anche alla dimensione psicologica, della drammaticità psichica dell’impegno sportivo….

….E’ infatti il dinamismo comportamentale che maggiormente ha attratto il suo immaginario plastico, e non tanto la mitopoietesi di consumo sociale da tale comportamento suscitata. Lo ha interessato insomma immaginativamente di per sé l’evento umano dell’atto sportivo….anziché la conseguenza socialmente celebrativa di tali atti, e dunque la loro proiezione  mitica, divistica…..

…..considerando l’agonismo come pratica autoconformativa, e di per sé emblematicamente significativa di un raggiungimento liberatorio di capacità fisico-psichica umana; a livello comportamentale si può dire di base, anziché necessariamente di vertice…..ha configurato immagini emblematiche dell’inetra gamma d’attività sportive con una curiosità fondata sulla consapevolezza delle implicazioni fisiologiche, e con una felice immediatezza d’istinto rappresentativo…..

……le modalità rappresentative adottate si sono spinte a soluzioni di sintesi dinamica di forte icasticità con figurativa, ad analisi – pur sempre infine di accentuata sintesi – delle implicazioni dinamiche gestuali-muscolari…fino a più rari momenti di rappresentazioni d’accento espressionista realistico….

…..se pur nello scorrere del suo figurare nel tempo è possibile indicare alcune storicizzabili attrazioni di modi configurativi riferibili a particolari modelli stilistici temporalmente ancorati, vi è tuttavia soprattutto avvertibile una sostanziale autocrazia con figurativa, rispondente di fatto alla natura d’introspezione dinamica, fondata su una naturale consapevolezza (in quanto medico) della estremizzata condizione fisica implicata in ciascun gesto atletico….

….Mancioli ha vissuto intensamente l’avventura di una propria identità espressiva nella pratica soprattutto del disegno (ma con estensioni frequenti alla pittura e poi anche alla scultura) e lungo dunque diversi decenni che hanno vista una profonda trasformazione della società italiana. Testimone deliberatamente defilato rispetto alle vicende del dibattito artistico, ma tutt’altro che distante invece da una dimensione del vissuto, da un livello di costume a quello di un riscontro ad eventi del tempo, entro il vissuto individuando certamente nell’universo sportivo sia una schietta quanto drammatica, vitale, basica espressione di realtà umana, sia una manifestazione di autentica sensibilità contemporanea.